IX Convention – FederFARMA.CO – Federfarma Servizi
25 Novembre, 2024
Tutti gli esponenti della filiera del farmaco dovrebbero comportarsi come elementi di un unico sistema, a tutela innanzitutto del cittadino»: ha esordito così il presidente di Federfarma Servizi Antonello Mirone in apertura della seconda giornata di lavori, a Roma, della nona convention congiunta tra FederFARMA.CO e Federfarma Servizi.
Durante la convention è stato presentato il terzo Rapporto annuale Federfarma Servizi: le società di farmacisti occupate nella distribuzione intermedia servono oggi 10mila farmacie, distribuiscono 850 milioni di confezioni, percorrono 150 milioni di chilometri per una gestione complessiva di 15 milioni di consegne. Per ogni confezione gestita, i distributori sostengono un costo di 90 centesimi, a fronte del recupero di 60, con una perdita secca di 30 centesimi a unità. «Oggi è centrale più che mai la sostenibilità della distribuzione del farmaco, che garantisce un accesso tempestivo e capillare alle cure», ha spiegato il presidente di Federfarma.Co Vittorino Losio. «La situazione che stiamo affrontando è complessa e urgente, la crisi è amplificata dall’inflazione, dall’aumento del costo di lavoro e dai tassi di interesse che mettono in difficoltà le nostre imprese, minacciando l’intero comparto. Federfarma.Co è nata e si è consolidata in risposta a queste esigenze, oggi ha 9.000 farmacie affiliate e gestisce il 40 per cento di quota nella distribuzione intermedia del farmaco. Non è una centrale di acquisto ma rappresenta la più grande rete di farmacie indipendenti e un sistema di supporto all’industria». Losio ha sottolineato l’importanza dei servizi di business intelligence, della carta fedeltà, del sistema di formazione, dell’attività di in store marketing, del sistema Sec, dei prodotti Profar ad alta marginalità, dell’attività di Sistema farmacia Italia a cui aderiscono 1.566 farmacie e che nel 2024 ha avviato nuovi progetti. E non ci sono nubi all’orizzonte per la società, secondo il presidente: «La fusione tra Cef e Unico non rappresenta una minaccia ma la prova concreta che fare sistema è un imperativo categorico, e che cooperazione e integrazione sono necessarie per tutte le componenti della filiera. Federfarma.Co rappresenta il baluardo di indipendenza delle farmacie italiane. Noi ci siamo per rafforzare il sistema farmacia, perché ciascuna farmacia benefici della nostra forza negoziale».
Una public company in salute
Il concetto di azienda solida e in salute, ben organizzata e capace di generare valore è stato ripreso anche dal neodirettore generale Fabio Mascherpa: «Il bilancio è solido, con 477 milioni di fatturato nel 2024, 15,5 di margine e un Ebitda di 4,0. Abbiamo acquisito Viprof, distributore farmaceutico specializzato in omeopatia ed erboristeria, e Benestore, piattaforma digitale specializzata in quei settori, che ha un fatturato in crescita. Abbiamo la possibilità di gestire un numero di aziende superiore a quello attuale. Siamo una public company, una società ad azionariato diffuso in cui non c’è un socio di maggioranza ma un consiglio di amministrazione di sei componenti, vero centro decisionale, e un gruppo di lavoro consultivo composto dai direttori acquisti delle cooperative socie».
Le farmacie si muovono in un’arena competitiva sempre più articolata in cui aumenta la complessità gestionale e la sovrapposizione tra canali da parte del cittadino, come ha spiegato il direttore marketing Alessandro Rosso: «Si è ridotto del 9 per cento l’acquisto esclusivo con ricetta medica e un cittadino su 2,5 acquista prodotti commerciali. In farmacia le attività finora considerate sperimentali stanno diventando finalmente strutturali e oltre l’80 per cento delle farmacie è propensa ad ampliare i servizi offerti ai cittadini: un cambiamento che rappresenta un beneficio e una valorizzazione del ruolo. Federfarma.Co è al loro fianco in questo percorso di crescita».
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